OrientArt

Orientart è una negozio di mobili orientali, tappeti, chinoiserie e oggetti d’arte. Fondato nel 1973 da Fiamma Cominetti e dal figlio Claudio; attualmente la conducono Claudio e Paolo Pugnoli.

– da C. Bertinelli Spotti e M.T. Mantovani, Cremona: momenti di storia cittadina, 1985:

[…] I prodotti che provenivano da città e paesi lontani erano importati dai mercanti i quali, riuniti nella più attiva ed influente corporazione cittadina, per esercitare il commercio dovevano aver compiuto diciotto anni ed essere iscritti alla matricola, cioè elencati nel registro della loro associazione, l’Universitas Mercatorum. Essi, come si è visto, nel 1114 avevano ottenuto dall’imperatore Enrico V il privilegio di navigare sul Po da Pavia al mare e di commerciare per tutte le terre italiane soggette all’impero, raggiunsero nel tempo una notevole prosperità economica. Riuscirono ad apportare ed equipaggiare navi adatte sia la navigazione fluviale che alla marittima; parteciparono alla crociata del 1189 con due navi, costruite a Cremona ed a Casalmaggiore, e furono presenti anche alla quarta crociata (indetta più per motivi economici contro l’Impero di Bisanzio che non contro i Musulmani). I loro commerci si estesero in città vicine e lontane con cui stipularono trattati ed accordi commerciali;tt con le loro merci arrivarono in Romagna, in Toscana nelle Marche e in Francia.

Sulla carta del 1582 è annotato dall’autore il numero complessivo degli abitanti, 37.293, che poco si discosta dai dati forniti da un censimento del 1576 che è stato recentemente oggetto di studio. Questo censimento, che è il più antico del genere per ora ritrovato, riveste per noi particolare importanza. L’attività prevalente era quella tessile, mantenutasi florida fin dal Medioevo. Tra i tessitori i più lavoravano i fustagni e la lana, altri, in minor numero, le sarze, il cotone, le mezzelane; solo pochissimi il cozio e la seta. Nella maggior parte delle aziende tessili, a struttura artigianale e familiare, lavoravano non più di cinque o sei addetti, cioè i componenti della famiglia, aiutati da qualche esterno. Non di rado l’apprendista pagava il maestro artigiano che lo rendeva in casa fin proprio che lo teneva in casa propria fintanto che non aveva imparato il mestiere. […]