Federico Cantale

Palazzo del Comune:

1. Copriti bene (Inverno), 2024, legno noce, legno faggio, tessuto eco nylon e piume d’oca, cm 105 x 180 x 105. Courtesy of the artist and Triangolo, Cremona.

2. Copriti bene (Inverno), 2024, legno noce, legno faggio, tessuto eco nylon e piume d’oca, cm 96 x 190 x 95. Courtesy of the artist and Triangolo, Cremona.

Ph: Chico/Ercoli/Rossetti

Triangolo:

1. Guardaroba, 2021-2024, acciaio inox verniciato, vetro soffiato, ottone, ottone sbalzato, legno dipinto, legno, legno laccato, cemento, intonaco, acciaio, ferro argentato, filo elastico, piumino e biglie, cm 160 x 400 x 40. Courtesy of the artist and Triangolo, Cremona.

2. Tra me e me, 2024, terracotta e palloncino, cm 30 x 45 x 20. Courtesy of the artist and Triangolo, Cremona.

3. Tra sé e sé, 2024, terracotta e palloncino, cm 30 x 45 x 20. Courtesy of the artist and Triangolo, Cremona.

4. Trance di miele, 2024, legno laccato e legno okumè, cm 21 x 170 x 46. Courtesy of the artist and Triangolo, Cremona.

Ph: Chico/Ercoli/Rossetti

Federico Cantale (1996, IT) esplora la conoscenza sensibile delle forme partendo dalle intuizioni che emergono dalla storia umana e dalle scoperte legate alla propria vita quotidiana. La sua pratica artistica si distingue per la capacità di catturare e re-interpretare il mondo che lo circonda. Le opere derivano da un vocabolario visuale spontaneo, a sua volta risultato di un sistema di rappresentazione che si basa sulla costante interazione tra geometria e figurazione. Attraverso l’integrazione di queste due dimensioni della creatività, Cantale da vita a sculture che invitano lo spettatore a una riflessione profonda sulla natura della forma, sulle sue potenzialità espressive e sulle connessioni intrinseche tra l’individuo e il suo ambiente. Nascono ponti tra il mondo tangibile e quello ideale, tra la razionalità e l’emozione, restituendo uno scenario semantico naturalmente vario e stratificato.

Copriti bene (Inverno), 2024 — l’opera che Federico Cantale presenta al Palazzo del Comune di Cremona — attinge dalla memoria biografica dell’artista, recuperando ricordi delle abbondanti nevicate invernali vissute nella pianura lombarda. L’artista riscopre immagini archetipiche che hanno la qualità della personificazione e del paradosso: il freddo diventa caldo e viceversa. Le tre sculture evocano tronchi caduti. Mai i tronchi hanno dimensioni umane e indossano piumini colorati, in un gioco di metamorfosi tra l’albero e la figura umana.

La prima mostra personale di Federico Cantale da Triangolo intitolata “Opere Libere”, è priva di un tema vincolante che ne delimiti il significato, i lavori sono concepiti liberamente – come i tratti spontanei e immaginari dei disegni infantili – partendo da intuizioni quotidiane e della cultura visuale.

Mostre principali: Fondazione ICA, Milano/ Ordet, Milano/ Federica Schiavo Gallery, Milano/ Studiolo, Milano/ Fondazione Pini, Milano/ Galerie der Stadt Sindelfingen, Germania.