A partire dal 3 maggio fino al 16 giugno 2023 la Biblioteca Statale di Cremona (via Dati Ugolani, 4) apre le porte alla mostra Scintille futuriste a Cremona, esposizione dedicata all’esistenza e al ruolo svolto dall’avanguardia futurista cremonese, ricostruendone la storia e gli avvenimenti attraverso l’esposizione di manifesti, libri, giornali, fotografie, documenti, lettere e manoscritti originali e sino ad ora inediti, nell’intento di fornire una rappresentazione onnicomprensiva di quello che fu il Futurismo nella città del torrone e del Torrazzo.
Scintille futuriste a Cremona riporta alla luce le vicende poco note e quasi sconosciute dei principali futuristi cremonesi, in primis Enzo Mainardi e Gino Bonomi, spaziando dai loro esordi alle loro produzioni artistiche e letterarie, come l’oggi rarissima rivista “La Scintilla”, che vennero concretizzandosi nell’ambito del pensiero futurista tra gli anni Venti e la fine degli anni Trenta, per poi focalizzarsi sulla visita di Fortunato Depero a Cremona e sulla nascita del Gruppo Futurista Cremonese animato dall’architetto Aldo Ranzi che in città realizzo diversi edifici dall’architettura innovativa e modernissima. Inoltre l’esposizione prende in considerazione la presenza in citta del fondatore del Futurismo Filippo Tommaso Marinetti e la partecipazione degli artisti futuristi alle edizioni del Premio Cremona negli anni Trenta, giungendo persino ad indagare il rapporto contraddittorio esistente proprio tra Marinetti e il ras fascista Roberto Farinacci. La ricostruzione storica si chiude idealmente con la proposta delle ricette dedicate alla citta di Cremona da Marinetti e Fillì a nel loro libro Cucina Futurista del 1932, in particolare con la celebrazione delle esplosive Bombe futuriste da realizzarsi con il Torrone cremonese.
L’esposizione, organizzata dalla Biblioteca Statale di Cremona e dall’Associazione Culturale Scintille, e curata da Silvia Locatelli, Franco Moschi e Guido Andrea Pautasso e vede la collaborazione della Casa d’Arte Futurista Depero (Rovereto), dell’Archivio del ‘900 del MART Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, dell’Archivio Marinetti di Milano, e di alcune tra le più importanti collezioni private italiane di documenti futuristi.