Durante il corso di CremonaContemporanea | ArtWeek, nel laboratorio di gioielleria contemporanea di Patrizia Bonati saranno esposti i propri manufatti, le sculture dell’artista Federico Bianchi e i vasi dell’architetto Nelly Bonati.
Federico Bianchi artista a tutto tondo, oltre al lavoro sulla tela si esprime con i materiali di recupero, soprattutto metallo, che utilizza sapientemente padroneggiando tecnica e sensibilità per le forme per realizzare le sue collezioni. Con la serie de “il pollaio” le creature del cortile sono colte in un fermo immagine di grande suggestione.
Nelly Bonati – architetto e designer- espone i vasi della serie crudoSIstema. In pieno tema ‘upciclyng’, la collezione nasce da contenitori recuperati, in vetro o plastica, rimodellati attraverso rivestimenti sinuosi realizzati con un mix di terra cruda e scagliola. Le varianti sono la risultante delle forme dei contenitori, dei colori e delle granulometrie del gesso scagliola e della terra cruda impreziosite dalla finitura superficiale a olio e cera.
Antichità Mascarini | Michele Mascarini
Antichità Mascarini nasce a Cremona alla fine degli anni ’70. Fondata da Romano Mascarini, al quale si uniscono fin dagli inizi i due figli, Paolo e Michele, la galleria si distingue fin da subito per l’unicità e l’impegno nella ricerca di pezzi e nella cura dei restauri eseguiti. Da allora e fino ad oggi, con l’ulteriore inserimento del nipote Sebastiano, mai limitando il loro interesse a determinati periodi, Antichità Mascarini ha operato ricercando sempre la qualità nei mobili, sculture, dipinti ed oggetti.
In occasione della prima edizione di Cremona Contemporanea | Art Week, Antichità Mascarini presente un’installazione totalizzante di Michele Mascarini sulla facciata della galleria di famiglia a cui si affianca una nuova serie di opere inedite. All’interno, invece, la scelta di esporre una sola opera agli antipodi per epoca e tipologia: un ritratto virile di autore cremonese tra Cinquecento e Seicento. Due espressioni uniche di Cremona a quattro secoli di distanza.
Biblioteca Statale di Cremona | Scintille futuriste a Cremona
A partire dal 3 maggio fino al 16 giugno 2023 la Biblioteca Statale di Cremona (via Dati Ugolani, 4) apre le porte alla mostra Scintille futuriste a Cremona, esposizione dedicata all’esistenza e al ruolo svolto dall’avanguardia futurista cremonese, ricostruendone la storia e gli avvenimenti attraverso l’esposizione di manifesti, libri, giornali, fotografie, documenti, lettere e manoscritti originali e sino ad ora inediti, nell’intento di fornire una rappresentazione onnicomprensiva di quello che fu il Futurismo nella città del torrone e del Torrazzo.
Scintille futuriste a Cremona riporta alla luce le vicende poco note e quasi sconosciute dei principali futuristi cremonesi, in primis Enzo Mainardi e Gino Bonomi, spaziando dai loro esordi alle loro produzioni artistiche e letterarie, come l’oggi rarissima rivista “La Scintilla”, che vennero concretizzandosi nell’ambito del pensiero futurista tra gli anni Venti e la fine degli anni Trenta, per poi focalizzarsi sulla visita di Fortunato Depero a Cremona e sulla nascita del Gruppo Futurista Cremonese animato dall’architetto Aldo Ranzi che in città realizzo diversi edifici dall’architettura innovativa e modernissima. Inoltre l’esposizione prende in considerazione la presenza in citta del fondatore del Futurismo Filippo Tommaso Marinetti e la partecipazione degli artisti futuristi alle edizioni del Premio Cremona negli anni Trenta, giungendo persino ad indagare il rapporto contraddittorio esistente proprio tra Marinetti e il ras fascista Roberto Farinacci. La ricostruzione storica si chiude idealmente con la proposta delle ricette dedicate alla citta di Cremona da Marinetti e Fillì a nel loro libro Cucina Futurista del 1932, in particolare con la celebrazione delle esplosive Bombe futuriste da realizzarsi con il Torrone cremonese.
L’esposizione, organizzata dalla Biblioteca Statale di Cremona e dall’Associazione Culturale Scintille, e curata da Silvia Locatelli, Franco Moschi e Guido Andrea Pautasso e vede la collaborazione della Casa d’Arte Futurista Depero (Rovereto), dell’Archivio del ‘900 del MART Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, dell’Archivio Marinetti di Milano, e di alcune tra le più importanti collezioni private italiane di documenti futuristi.
ASSOCIAZIONE ARTISTI CREMONESI | ARTES SERVIUNT VITAE
L’Associazione Artisti Cremonesi, che rappresenta il sodalizio storico di rappresentanza degli artisti cremonesi, in collaborazione con ADAFA Cremona, presenta una esposizione delle opere dei propri associati presso la galleria espositiva di via Cesare Battisti 21.
ANTICA OSTERIA DEL FICO | Il Fico degli artisti. Generative Art
Il termine Generative-art si riferisce al concetto di “Arte che genera arte” nel senso che l’opera è il prodotto di un sistema autonomo in grado di determinare le caratteristiche (forme, suoni, colori, ecc.). In alcuni casi l’artista essere umano può concepire che l’opera finita sia rappresentativa della sua idea, in altri casi è il sistema autonomo (intelligenza artificiale) ad assumere totalmente il ruolo di creatore. Opere d’Arte generativa possono essere create attraverso sistemi meccanici, robotici, informatici, chimici e altro.
A cura di Donatella Migliore e di Mario Feraboli, Il Fico degli artisti. Generative Art presenta le opere prodotte dagli studenti del corso da lui tenuto Bio-Inspired Artificial Intelligence del Dott. Giovanni Iacca, professore associato del dipartimento di Ingegneria e Scienza della Informazione dell’Università degli Studi di Trento, derivanti dalle applicazioni degli studi intrapresi in materia.
METALLI D’AUTORE Hangar | MINERALI COSMOGONIE – TIZIANA LORENZELLI E GIORGIO PALÙ
A cura di Ilaria Bignotti e Vera Canevazzi, Minerali Cosmogonie è il titolo della prima campionatura di un progetto lungimirante che coincide con artisti italiani e internazionali, confrontandosi con il prodotto di furniture design di Metalli d’Autore, azienda di gioielli Made in Italy nata nel contest Steel Group, leader nella lavorazione e nella fornitura dell’acciaio e di altri metalli, dal corten al bronzo.
La prima tappa di questo progetto vede in dialogo le opere recenti di Giorgio Palù (Cremona, 1964) e di Tiziana Lorenzelli (Lecco, 1961). Due artisti che condividono la medesima generazione, l’indagine nei campi dell’architettura e del design, l’attenzione ai materiali e alle loro potenzialità espressive, lo sguardo rivolto alla natura e ai suoi principi organici e metamorfici. Da qui la scelta delle curatrici di farli dialogare nella mostra inaugurale di questo progetto più ampio, che vedrà succedersi negli spazi dell’Hangar di Metalli d’Autore, mostre a carattere bi-personale dove agli artisti invitati sarà richiesto non solo di pensare ad allestimenti site-specific, ma anche di intervenire con il loro linguaggio artistico su un elemento d’arredo prodotto da Metalli d’Autore, per renderlo oggetto unico di design attraverso il segno estetico riconoscibile e appositamente scaturito dalla sensibilità artistica.