Edificato nel 1206, la struttura medievale del palazzo – nella forma architettonica tipica del broletto lombardo – resta inalterata fino all’ampliamento eseguito alla fine del XV secolo.
Nel 1496 le trifore duecentesche della facciata vengono sostituite con finestre rettangolari e l’arengario in marmo viene addossato al pilastro centrale. La facciata che si può vedere oggi è il risultato delle variazioni apportate nel 1838 dall’architetto Luigi Voghera, il quale ha arricchito le finestre di lesene e decorazioni in cotto.
Lo spazio interno, originariamente un’unica grande sala, viene suddiviso successivamente in differenti ambienti: la cappella (oggi Sala dei Violini), la Sala del Consiglio dei Decurioni, la Sala della Consulta, e una galleria d’accesso (oggi Salone dei Quadri).