Luca Trevisani

Luca Trevisani (Verona, 1979) è un artista visivo e educatore. Trevisani ha pubblicato diversi libri tra cui The effort takes ist tools (Argobooks 2008), Luca Trevisani (Silvana Editoriale 2009), The art of Folding for young and old (Cura Books 2012), Water Ikebana (Humboldt Books, 2014), Grand Hotel et des Palmes (Nero, 2015), Via Roma 398. Palermo (Humboldt Books, 2018), Walking Loaves (Nero, 2023). La sua pratica multidisciplinare è stata esposta a livello internazionale in musei e istituzioni come Biennale di Sydney, Manifesta 7, Biennale di Architettura di Venezia, Museum of Contemporary Art Tokyo, Kunsthalle Wien, Kunstverein Braunschweig, ZKM Karlsruhe, Magasin, Grenoble, MAXXI Rome, e molti altri. La ricerca Trevisani spazia tra scultura e video, e attraversa discipline di confine come le arti dello spettacolo, il design, il cinema sperimentale e l’architettura, in una perenne condizione magnetica e mutante. Nelle sue opere i caratteri storici della scultura vengono messe in discussione o addirittura sovvertite, in un’incessante indagine sulla materia e le sue narrazioni.

All’interno di Cremona Contemporanea – Art Week, Luca Trevisani presenta Notes For Dried And Living Bodies presso Palazzo Guazzoni-Zaccari.

Luca Trevisani, Notes for dried and livings bodies, 2023, stampa a raggi UV su foglia essiccata, 148 x 130 cm – Ph. Andrea Rossetti

“Non c’è niente di naturale nella natura. Quando la natura ti sembrerà naturale, tutto sarà finito. E comincerà qualcos’altro” questa citazione dalla “Medea” di Pier Paolo Pasolini racchiude l’essenziale artistico dell’opera di Trevisani. L’artista recupera motivi floreali tratti da lavori di altri autori, artisti e designer, componendo una texture nuova che viene riportata sulla superficie di una grande foglia essiccata, presentata come se si trattasse dello specimen di un museo di storia naturale. L’operazione di Luca Trevisani riflette sulla labile linea esistente tra natura e artificio; creando un cortocircuito visivo l’artista proietta l’immaginario fitomorfo su di una vera pianta, siamo parte effettiva di una natura che tentiamo di comprendere. Notes For Dried And Living Bodies è un’indagine sugli immaginari e le costruzioni visive con cui l’uomo conferisce forma alla propria rappresentazione del mondo. Con queste sculture bidimensionali Trevisani sperimenta ambiti disciplinari ed epistemologici differenti, portando a una messa in discussione dei nostri modelli interpretativi convenzionali del mondo naturale. Se la natura è sfuggente e fugace per definizione, ecco che l’uomo ha sempre pensato di poterla fermare e possedere sublimandola, facendone feticcio, immagine preziosa. La nostra conoscenza del mondo avviene tramite i sensi e la manipolazione diretta delle cose: queste foglie sono ambasciatrici del culto della metamorfosi, del divenire incessante delle identità. In un mondo ossessionato dal puro e dal certo, serve alimentare procedimenti altamente energetici, trovare la forza di essere curiosi.