Francesco João (San Paolo, 1987) vive e lavora tra San Paolo (Brasile) e Milano. Le sue opere sono state esposte in importanti istituzioni e gallerie, come il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Galleria Francesca Minimi di Milano e Galeria Marli Matsumoto di San Paolo. La sua pratica indulge sull’ambivalenza del metodo pittorico, sottolineando la dualità dell’immediatezza e l’eccessiva complessità del mezzo immerso in un ciclo di riconfigurazione e continua evoluzione. Il mezzo della pittura afferma la sua sostanza sia attraverso la legittimazione storica, sia attraverso il confronto con immagini a rapida diffusione, quelle digitali. La complessità del gesto trova riflesso nelle sue opere, dove l’immagine è prodotta attraverso l’uso di uno schema di strati giustapposti, che lasciano emergere le forme per sottrazione. Produce immagini che funzionano come idee. L’immediatezza della sua pittura è il vero nucleo su cui si fonda il suo lavoro. Fornire significato senza ostacoli formali.
All’interno di Cremona Contemporanea – Art Week, Francesco João presenta Untitled (2021-2023) presso Palazzo Guazzoni Zaccaria.
Tramite l’Estate di Antonio Dias, l’artista italo-brasiliano è venuto in possesso di una serie di telai, usati e smontati, provenienti dallo studio milanese dell’artista. Oggi riconosciuto come uno dei principali artisti contemporanei Brasiliani, Dias decise infatti di trasferirsi in Europa a metà degli anni Sessanta, in aperto contrasto con l’allora dittatura militare brasiliana. Il lavoro di João consiste in 27 listelli di legno che un tempo costituivano i telai delle opere di Dias. Molti di questi presentano tuttora annotazioni tecniche, frammenti di nastro adesivo, oltre che tracce di pittura originali. L’artista limita il suo intervento appropriandosi di questi oggetti e sottolineandone l’elemento scultoreo attraverso l’utilizzo di pigmento rosso, applicato a mano sulla superficie di alcuni listelli. Generando una riflessione sul gesto pittorico e il concetto di autorialità mutabile nel tempo e nello spazio, per João l’immagine di natura pittorica diventa un oggetto scultoreo, e viceversa.