Alice Ronchi (Ponte dell’Olio, 1989) è un’artista visiva che vive e lavora a Milano. Si forma presso la Nuova Accademia di Belle Arti (NABA) a Milano, dove oggi insegna, e presso il Sandberg Instituut ad Amsterdam. Nel corso degli anni realizza numerose mostre presso gallerie d’arte come Francesca Minini a Milano, istituzioni artistiche come Fondazione ICA a Milano, e musei come il MAXXI a Roma e la GAM di Torino. La ricerca artistica di Alice Ronchi si presenta attraverso la pratica della scultura, della fotografia e della video installazione, nella ricerca di un contatto tattile e spaziale tra oggetti quotidiani e un mondo fantastico. Nella pratica dell’artista coincidono sia elementi geometrici rigorosi, sia forme sinuose e delicate che evocano meraviglia e si incontrano con figure enigmatiche. Spazio e materia si fondono, stabilendo rapporti nuovi, poetici e misteriosi che incontrano la quotidianità dello spettatore.
All’interno di Cremona Contemporanea – Art Week, Alice Ronchi presenta le opere Love Keepers e Saetta (Totem) presso il Museo Archeologico di Cremona.
L’artista descrive così l’opera Love Keepers: “è uno scrigno, un luogo composto da forme semplici e familiari che conservano l’affetto di chi le ha per la prima volta disegnate; forme ispirate ai disegni fatti durante l’infanzia, in particolare quelli realizzati da bambini il cui desiderio era di rappresentare la propria famiglia. Io ero uno di quei bambini e queste forme le ho ritrovate in un disegno che mio padre conserva ed espone con orgoglio. Personaggi simbolo di una rappresentazione quasi archetipica di un luogo sicuro e felice ora legato alla memoria: una casa, un cane, un sole che sorride, una nuvola sproporzionata, una figura che saluta e un albero. […] Ho estrapolato alcuni di questi soggetti sviluppandoli a tutto tondo per espandere e rendere abitabile quell’iconica tenerezza.”
L’opera “Love Keepers” è stata realizzata in dialogo con l’azienda Tecnodinamica Srl all’interno del progetto Ultravioletto, arte + impresa, un progetto fondato e lanciato nella primavera del 2021 da Sonia Belfiore, che mira a sostenere e promuovere il lavoro di giovani artisti attivi sul territorio italiano, raccontando al contempo le eccellenze delle imprese italiane con le parole dell’arte contemporanea.
Parlando di Saetta (Totem), Alice Ronchi racconta: “ho realizzato la mia prima saetta nel 2013, da allora non ho mai smesso di provare un forte interesse verso questo simbolo. In ogni sua rappresentazione, dalla storia antica alle interpretazioni contemporanee, della saetta mi ha sempre affascinato la sua capacità intrinseca di esprimersi con immediata potenza e semplicità; il suo essere scrigno, contenitore di più significati: forza, velocità, elettricità, potenza, eleganza, tutti racchiusi in un unico simbolo eterno e universalmente riconosciuto. La grande saetta in mostra assume le sembianze di un totem e ad esso si ispira, non solo per la sua fisionomia e sviluppo verticale ma per il suo significato e definizione: un’entità naturale o soprannaturale che ha un significato simbolico particolare per una persona e al quale ci si sente legati per tutta la vita.”